SEPA (Single Euro Payments Area)

Migrazione degli strumenti di Pagamento Nazionali all’Area Unica dei Pagamenti in Euro.

TIM ha informato la propria clientela, attraverso uno specifico messaggio informativo in fattura, in merito all’applicazione del Regolamento UE 260/2012 che prevede, a partire dal 1° febbraio 2014, la sostituzione obbligatoria del servizio di addebito diretto nazionale con l’adozione di nuovi schemi di pagamento europei (SEPA).

 

Le autorizzazioni all’addebito in conto (c.d. domiciliazioni RID bancarie e postali) per l’incasso di addebiti diretti periodici secondo uno schema nazionale, rilasciate al beneficiario del pagamento prima del 1° febbraio 2014, rimangono valide anche dopo tale data.

 

TIM, in qualità di beneficiario del pagamento, utilizzerà quindi nel corso dei prossimi mesi i nuovi strumenti di addebito diretto SEPA, senza soluzione di continuità rispetto alle attuali domiciliazioni RID in essere con la propria clientela e mantenendo invariate le attuali modalità di pagamento.

 

Qualora gli addebiti dell’utenza telefonica fossero domiciliati su un conto corrente intestato a persona diversa dal titolare del contratto di abbonamento, TIM inviterà il titolare del contratto di abbonamento ad inoltrare comunicazione sulla prossima migrazione alla SEPA anche all’intestatario del conto corrente sul quale la domiciliazione è stata attivata.

Cos'è la SEPA?

Per SEPA (Single Euro Payments Area o Area Unica dei Pagamenti in Euro) s’intende un’iniziativa dell’Unione Europea per l’integrazione nell’area dei sistemi di pagamento. Dopo l’introduzione delle monete e delle banconote in Euro avvenuta nel 2002, le autorità Europee, in particolare la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea, in accordo con i Governi dei Paesi dell’Unione, si sono focalizzate sull’integrazione del mercato dei pagamenti in Euro.

L’armonizzazione e l’integrazione della moltitudine degli schemi di bonifico ed addebito diretto esistenti nei diversi Paesi dell’Unione Europea e la loro sostituzione con schemi di pagamenti comuni ed utilizzabili in tutta Europa rappresenta un passo essenziale per il completamento dell’introduzione dell’Euro quale divisa di regolamento monetario.

L’adozione di un quadro di riferimento comune per l’utilizzo delle carte di credito e di debito in tutta Europa ha invece l’obiettivo di uniformarne le modalità di utilizzo ed accettazione, oggi diverse nei diversi Paesi Europei.

La SEPA, infine, dovrebbe incentivare la diffusione dell’utilizzo dei pagamenti elettronici e la riduzione dei pagamenti effettuati con il contante.

Quali sono i benefici attesi dalla realizzazione della SEPA?

La realizzazione della SEPA consentirà agli utilizzatori dei servizi di pagamento, consumatori, imprese e Pubbliche Amministrazioni, di effettuare e ricevere pagamenti in Euro da e verso 33 Paesi (28 Paesi dell’Unione Europea più Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera e Monaco) con la stessa facilità con la quali gli stessi sono ora eseguibili a livello nazionale.

L’adozione di schemi di pagamento e standard comuni produrrà una riduzione dei costi legati al trasferimento monetario, faciliterà la competizione tra i fornitori di servizi di pagamento e stimolerà la realizzazione di servizi di pagamento innovativi.

Per gli utilizzatori delle carte, i vantaggi saranno legati all'adozione, in sostituzione delle vecchie carte a banda magnetica, di nuove carte dotate di tecnologia chip e PIN (codice segreto) che garantiscono maggiore sicurezza per gli utenti ed all’uniformità nell'uso fuori dai confini nazionali: sarà possibile utilizzare la carta in tutta la SEPA e non solo nei singoli Paesi mantenendo le medesime condizioni e la stessa facilità d’uso.

Quando si realizzerà la SEPA ?

La realizzazione della SEPA ha tempistiche e modalità differenti per i diversi strumenti di pagamento: bonifici, addebiti diretti e carte di credito e di debito.

Per quanto riguarda bonifici e addebiti diretti, nel 2012 il Legislatore Europeo ha emanato un Regolamento che stabilisce il 1° febbraio 2014 come termine ultimo entro il quale dovrà avvenire la sostituzione obbligatoria dei servizi di addebito diretto e di bonifico nazionali e l’adozione dei nuovi schemi di pagamento Europei aventi le caratteristiche tecniche definite dal Regolamento stesso.

I pagamenti e i prelievi effettuati con carte di credito e di debito nei Paesi della SEPA sono invece regolati da una serie di principi generali, il cd. SEPA Cards Framework, che rappresentano il quadro di riferimento per l'evoluzione dei circuiti nazionali e internazionali verso la SEPA, in un contesto di autoregolamentazione del sistema bancario e finanziario.

Quali sono gli strumenti di pagamento della SEPA?

L’EuropeanPaymentsCouncil, organismo con compiti di coordinamento e decisionali sui pagamenti del sistema bancario Europeo, ha già da alcuni anni sviluppato i nuovi strumenti di pagamento Europei, destinanti a sostituire gli strumenti di pagamento nazionali, definendone le regole, le prassi ed i relativi standard interbancari.

Tali strumenti sono il “SEPA Credit Transfer (SCT)” ed i “SEPA Direct Debits (SDD)”, nelle due varianti SDD Core, utilizzabile da tutti i titolari di conto corrente e SDD B2B destinato al regolamento monetario delle transazioni commerciali tra imprese.

Le caratteristiche comuni dei nuovi strumenti di pagamento, basati sullo standard internazionale ISO 20022, sono l’uso dell’IBAN quale identificativo del conto corrente e l’uso, sino al febbraio 2016, del codice identificativo bancario BIC per i pagamenti transfrontalieri.

Quali sono gli effetti della SEPA sugli strumenti di pagamento italiani?

Dal 1° febbraio 2014 il bonifico nazionale e gli addebiti RID, ordinari e veloci, non sono più eseguibili sui sistemi interbancari nazionali. Restano invece operativi altri strumenti di pagamento le cui caratteristiche tecniche non li fanno ricadere nell’ambito di applicazione del Regolamento UE, ad esempio, le RiBa, i Mav ed i bollettini postali, ovvero, che pur avendo le caratteristiche tecniche per essere ricompresi, hanno volumi tali da poter essere classificati come prodotti “di nicchia”, ad esempio il RID Finanziario o quello ad importo fisso. Per questi ultimi la migrazione alla SEPA è prevista nel febbraio 2016.

Dal mese di febbraio 2014, quindi, tutti i bonifici, sia nazionali sia transfrontalieri verso i Paesi della SEPA, debbono essere effettuati utilizzando il SEPA Credit Transfer e tutti gli addebiti diretti oggi effettuati tramite RID Ordinario o RID veloce debbono essere eseguiti avvalendosi dei SEPA Direct Debits.

La normativa Europea e Italiana prevede che le autorizzazioni all’addebito in conto (c.d. domiciliazioni RID bancarie e postali) attualmente in essere e rilasciate al beneficiario del pagamento prima del 1° febbraio 2014, rimangano valide anche dopo tale data. Pertanto, salvo casi eccezionali, legati all’impossibilità di recuperare l’IBAN del conto d'addebito, non sarà necessario formalizzare una nuova domiciliazione in luogo di quella esistente e gli addebiti continueranno ad essere eseguiti senza soluzione di continuità con i nuovi strumenti di pagamento SEPA Direct Debit.

Dove sono disponibili ulteriori informazioni sulla SEPA?

Ulteriori informazioni sulla SEPA sono disponibili sui seguenti siti Internet:

Commissione Europea
Banca Centrale Europea
Banca d'Italia
Associazione Bancaria Italiana

Sul sito Internet dell’ABI sono inoltre disponibili le brochure:

Bonifici ed Addebiti Diretti SEPA: le novità per le Imprese
Bancomat e Carte di Credito: tutte le novità della SEPA

Informazioni dettagliate e documentazione tecnica sugli strumenti di pagamento della SEPA sono disponibili sul sito Internet:

EuropeanPaymentsCouncil